Bail in banche
Come si salva una banca dalla crisi finanziaria?

Tol Communication Srl

Come abbiamo potuto constatare nel recente passato, anche le banche che pensavamo essere al sicuro dallo spettro del fallimento, a volte si trovano a dover fronteggiare dei gravi problemi finanziari e a dover trovare delle soluzioni per non rischiare di fallire e purtroppo alcune volte anche con scarsi risultati.

Ricordiamo tutti quello che successe nel 2008, molti istituti bancari si trovarono ad un passo dal baratro e possiamo dire senza problemi, che da quella data in poi, moltissime banche seguirono quella scia e si trovarono a dover rimediare a situazioni economiche alle volte disastrose.

Il significato del termine Bail-in:


Il significato più giusto del termine è senza dubbio salvataggio interno.

Ma che cos’è esattamente il Bail-in?
È una sorta di salvataggio interno e cioè una serie di procedure che un ipotetico istituto bancario, dovrà prendere e rispettare per cercare di rimediare ad una situazione finanziaria difficile. Il risultato è sempre quello di cercare di risanare i conti quindi e non fallire.



Il Bail-in prevede che siano gli azionisti della banca insieme ai correntisti e gli investitori a doversi far carico della situazione e quindi sanare le eventuali perdite economiche riscontrate.


Differenze tra Bail-in e Bail-out:


Con il Bail-out ci si riferisce ad un aiuto che viene dall’esterno di solito dallo stato, che ha come obiettivo sempre quello di risanare i conti dell’istituto ed evitare il suo fallimento. Ricordiamo tutti il decreto salva banche, con il quale il governo italiano intervenne per cercare scongiurare il default di alcuni noti istituti di credito italiani.

Come funziona oggi il risanamento interno delle banche:


Oggi il risanamento interno delle banche è regolamentato da una serie di leggi entrate in vigore in Italia il 1 gennaio del 2016, che indicano le avarie azioni che una banca deve portare a termine per cercare di evitare una eventuale crisi.
Il principio alla base del nuovo bail-in, consiste nella distribuzione delle perdite, che si distribuiscono tra coloro che detengono alcuni dei seguenti strumenti finanziari:

• azioni e obbligazioni convertibili;
• titoli utilizzati come forma di garanzia;
• obbligazioni bancarie non garantite;
• depositi di persone fiche e di piccole e medie imprese superiori 100.000€.


Se possiedi sul conto una cifra che rientra nei parametri dei 100.000 euro, i tuoi soldi saranno tutelati anche in caso di default, se invece, dovessi avere una cifra maggiore sul conto, l’eccedenza che supera i 100.000 euro, potrebbe essere utilizzata per il famoso salvataggio interno.

Vuoi Informazioni?
Richiedi direttamente online

Compila il modulo, ti contatteremo per fornirti tutte le informazioni. Approfitta dell'esperienza di Marco Bernasconi sui mercati finanziari

Clicca il bottone per accedere alla

PROVA GRATUITA
Riempi il modulo