Gli indicatori economici
e i mercati finanziari

Tol Communication Srl

Articolo scritto da Monzani Samuele

Di fondamentale importanza per gli investimenti e i relativi guadagni nei mercati azionari è l’analisi di particolari statistiche riguardanti le performance dei sistemi produttivi nazionali ed internazionali, gli indicatori economici, i quali possono confermare e, in alcuni casi, prevedere il valore delle azioni di una specifica società o di indici borsistici nazionali e internazionali

Ma quali sono i principali?

Lo stato dell’economia


In un'economia in crescita un maggior numero di investitori è attirato dalle azioni per la previsione di crescita dei prezzi e dei dividendi. Anche aziende con scarsi guadagni, ma facenti parte di un settore in crescita, possono vedersi aumentare il valore delle azioni per il potenziale macroeconomico. I principali fattori che indicano la stato di salute dell'economia di una nazione sono il tasso di crescita, il PIL in primis, e il tasso di disoccupazione.

L’inflazione


Analisi statistiche suggeriscono che i mercati azionari raggiungano la miglior performance se l’inflazione su base annua è compresa tra il 2% e il 3%. Infatti, un’elevata inflazione porta i prezzi di beni e servizi a livelli più elevati, riducendo il potere di acquisto dei consumatori e le vendite delle aziende, diminuendone i guadagni e il valore azionario. Contemporaneamente, le banche centrali alzano i tassi di interesse, rendendo i prestiti più dispendiosi per le aziende e rallentandone la crescita.

In questa situazione gli investimenti sono diretti a titoli più conservativi: i capitali tendono a migrare dai titoli growth, relativi a società con un elevato potenziale di crescita e caratterizzati da un P/E maggiore, ai titoli value, considerati più stabili perché contraddistinti da un lungo background di utili. Alternative sono i sostituti delle azioni, come le commodity, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, le cui cedole sono collegate a indicatori dell'inflazione come il CPI (Consumer Price Index), e i REIT (Real Estate Investment Trust), società i cui investimenti sono mirati al mercato immobiliare.

I guadagni aziendali
Se i ricavi di una società superano le stime degli analisti, il valore dell’azione aumenta. Rappresentativi in questo campo sono l’EPS (Earnings Per Share), il profitto di una azienda diviso per il numero di azioni in circolazione sul mercato, il P/E (Price/Earnings), il rapporto tra il valore di un'azione e gli utili per azione, e il rendimento sui dividendi, il quoziente tra il dividendo annuale e l’importo dell’azione. Una lineare crescita sia dell’EPS sia del P/E ed un regolare pagamento dei dividendi su base pluriennale sono sintomi della buona salute dell’azienda.
Per quanto riguarda le società operanti in un contesto globale, oscillazioni del valore della moneta influenzano il costo di produzione del bene sul territorio nazionale e la capacità di acquisto del consumatore finale, aumentando o diminuendo i profitti dell’azienda.
Notizie come il lancio e il successo di determinati servizi o prodotti – si pensi all’ultima generazione di smartphone o all’approvazione da parte degli enti regolatori per la somministrazione dei vaccini contro il COVID-19 –, così come l’acquisizione di specifiche società, sono in diretta corrispondenza con un aumento dei profitti aziendali, quindi con l’incremento del valore azionario.

Le notizie
Anticipate nel precedente paragrafo, sono numerose le notizie che possono influire sul mercato azionario. Quelle relative alla società sono, di solito, quelle di maggior impatto sulla stessa e includono annunci di risultati finanziari, lanci e richiami di prodotti, fusioni e acquisizioni, turnover aziendali, scandali, licenziamenti e assunzioni. Non di minor importanza, però, sono le notizie politiche e geoeconomiche, a partire dai cambi di governo, da cui dipendono le manovre finanziarie, all’aumento dei costi energetici e alle guerre commerciali.
Correlata è la fiducia degli investitori nei mercati, il cosiddetto sentimento del mercato, la cui natura può amplificare l’effetto di una notizia, provocando repentini aumenti del prezzo delle azioni. Viceversa, un mercato azionario in calo può minare la fiducia degli investitori, provocando maggiori vendite e prezzi inferiori delle azioni e innescando così un circolo vizioso.

Conclusione
La diffusione della tecnologia e dei mezzi d’informazione, così come la maggior disponibilità finanziaria degli investitori negli Stati economicamente più avanzati, ha permesso sia la crescita del mercato azionario sia una maggiore volatilità. In questo scenario è compito del trader, consapevole della divulgazione dell’analisi tecnica, motivo di ondate di acquisti e vendite in risposta a figure rialziste e ribassiste (il fattore di autoalimentazione), e dei vari indicatori economici, massimizzare i potenziali profitti.

Vuoi Informazioni?
Richiedi direttamente online

Compila il modulo, ti contatteremo per fornirti tutte le informazioni. Approfitta dell'esperienza di Marco Bernasconi sui mercati finanziari

Clicca il bottone per accedere alla

PROVA GRATUITA
Riempi il modulo