Marco Bernasconi – 3 aprile 2025
Le 4 Azioni da Prendere Subito
Proprio ieri, in un momento di massimo sconforto per molti investitori, ho pubblicato un nuovo report che ritengo fondamentale:
“Le 4 azioni da prendere subito e da detenere fino al 31 ottobre 2025”.
Puoi leggere tutti i dettagli a questo link:
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Le 4 Azioni da Prendere Subito
In questo report esclusivo ti svelo quattro titoli dal potenziale esplosivo, selezionati nei settori dove ieri si è concentrata la vera forza del mercato.
Ho scelto personalmente queste quattro azioni perché, secondo la mia esperienza, rappresentano oggi un'opportunità da non perdere.
Sono aziende con fondamentali solidi, trend di crescita chiari e un posizionamento strategico nei comparti più promettenti del momento.
In un mercato in continua rotazione settoriale, è cruciale essere nei settori giusti e al momento giusto.
E io credo che questo sia uno di quei momenti.
Ieri i mercati attendevano con ansia qualche dettaglio sui dazi che sapevamo sarebbero arrivati… ma certamente non si aspettavano quello che è poi stato annunciato. Il piano del Presidente Trump, molto più severo del previsto, ha colto tutti di sorpresa e ha innescato un'ondata di vendite che non vedevamo dai giorni più neri della pandemia.
Facciamola breve: il NASDAQ ha chiuso con un tonfo del 5,97% (circa -1050 punti), attestandosi a 16.550,61. Lo S&P 500 ha perso il 4,84% a 5396,52, mentre il Dow ha lasciato sul terreno quasi 1680 punti (-3,98%), chiudendo a 40.545,93.
Tra i più colpiti troviamo i colossi del tech, i cosiddetti Mag 7: Meta Platforms, Apple e Amazon sono crollati oltre il 9%, NVIDIA ha lasciato sul campo il 7,8% e Tesla ha perso il 5,5%.
Se il Presidente si fosse limitato a introdurre dazi base del 10%, forse il mercato avrebbe anche potuto digerirli. Ma ha deciso di applicare dazi supplementari ai Paesi considerati “i peggiori trasgressori”… ed è stato lì che si è scatenato il panico. Molto più di quanto ci si aspettasse.
Questa situazione ha generato un’enorme confusione. Anch’io, che sono abituato ad affrontare la volatilità, ho dovuto fermarmi a riflettere su come posizionarmi. È evidente che tanti investitori si trovano nella mia stessa condizione: mai abbiamo vissuto gli effetti macroeconomici di dazi di questa portata, e il timore che tutto sia cambiato nel giro di una notte è più che giustificato. Il risultato? Vendite incontrollate. E un vero e proprio sciopero degli acquirenti.
È chiaro che i mercati non si aspettavano dazi così pesanti, definiti da alcuni economisti come i più severi degli ultimi cento anni. I mercati stanno tentando di prezzare l’eventualità di una lunga e complicata guerra commerciale. Ma, come già sottolineavo all’inizio dell’anno, dobbiamo anche essere pronti a considerare la possibilità che questi dazi iniziali possano portare – nel lungo termine – a condizioni di scambio più favorevoli. Ieri lo stesso Presidente Trump ha dichiarato di essere aperto a negoziazioni.
Attualmente, però, i ribassisti hanno il controllo del mercato. E prima di assistere a una ripresa stabile, potremmo dover toccare un ulteriore minimo. In questo contesto, il mio consiglio per i trader meno esperti è chiaro: proteggere il capitale e aspettare il momento giusto. È proprio nei momenti peggiori che nascono le opportunità più grandi.
Siamo arrivati al fondo? Oppure c’è ancora da scendere? Rimbalzeremo in fretta o ci aspetta un consolidamento più lungo? Sono le domande che tutti ci stiamo ponendo in queste ore… e tutto questo ancora prima che eventuali contromisure vengano annunciate da altri Paesi.
Oggi arriverà un dato importante: il report sui nonfarm payrolls. Lo scorso mese erano stati creati 151.000 posti di lavoro, sotto le attese (che erano tra i 160.000 e i 170.000). Inoltre, sentiremo anche il presidente della Fed Jerome Powell. Due elementi che potrebbero accendere nuova volatilità.